Descrizione
Corno Seletti Kintsugi Lucky Horn
Scopri la bellezza dei prodotti kintsugi, realizzati in fine porcellana e impreziositi con vero oro 24k.
Ogni pezzo è un’opera d’arte, ispirata all’antica tradizione giapponese di riparare ceramiche rotte con metalli preziosi.
Design: Marcantonio
Materiale Corno Seletti Kintsugi Lucky Horn: Porcellana e oro 24kt
Misure: cm 8 x 33 x 8
Curiosity:
Il kintsugi o kintsukuroi, letteralmente “riparare con l’oro”, è una tecnica di restauro ideata alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi per riparare tazze in ceramica per la cerimonia del tè (chiamata cha no yu).
Le linee di rottura, unite con lacca urushi, sono lasciate visibili, evidenziate con polvere d’oro. Gli oggetti in ceramica riparati con l’arte Kintsugi diventano vere opere d’arte: l’impreziosire con la polvere d’oro accentua la loro bellezza, rendendo la fragilità un punto di forza e perfezione. Ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico e irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi. La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.
Filosofia:
L’arte kintsugi non è solo un concetto artistico ma ha profonde radici nella filosofia Zen; partendo dal wabi-sabi, tre sono i concetti in essa racchiusi: mushin, anitya e mono no aware.
- Mushin (senza mente) è un concetto che esprime la capacità di lasciare correre, dimenticando le preoccupazioni, liberando la mente dalla ricerca della perfezione.
- Anitya si traduce con impermanenza; l’esistenza, senza eccezioni, è transitoria, evanescente e incostante: tutte le cose sono destinate alla fine. Accettare tale condizione è avere un approccio sereno e consapevole della vita.
- Mono no aware, empatia verso gli oggetti, è una malinconia triste e profonda per le cose; apprezzandone la loro decadenza si arriva ad ammirarne la bellezza.
L’arte del kintsugi viene spesso utilizzata come simbolo e metafora di resilienza.